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Il Gremio dei Sardi

Storie del Signor G… 10 anni dopo

« Storie del Signor G… 10 anni dopo»
E pensare che c’era il pensiero

Spettacolo sul Teatro-Canzone di Gaber-Luporini
di e con Luca Martella

 

Da una idea e dall’iniziativa della scrittrice Patrizia Boi socia e collaboratrice del GREMIO

 

Il 29 maggio 2014 alle ore 20,30 al Teatro Italia di Roma

Il Gremio dei Sardi di Roma, Il Circolo Quattro Mori di Ostia, l’Associazione Culturale Grazia Deledda di Ciampino unitamente a La FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e alla Cooperativa Go in Sardinia Traghetti in collaborazione con il Dopolavoro Ferroviario di Roma, il Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale di Roma e il Centro Umanistico di Solidarietà di Ciampino

 

hanno organizzato e presentato

un grande Evento Spettacolo di Solidarietà per la Sardegna.

 

con il Patrocinio del Comune di Roma, dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) di Roma e del Lazio e del Rotary Distretto 2080.

 

Luca Martella e la sua Band hanno portato in scena lo Spettacolo Storie del Signor G… 10 anni dopo. E pensare che c’era il pensiero per festeggiare il 70° Anniversario del Centro Sportivo Italiano con una raccolta fondi in favore dei cittadini colpiti nel novembre dello scorso anno dal disastroso evento alluvionale che ha seminato in Sardegna terrore, distruzione e morte.

Il nuovo spettacolo dal vivo scritto, interpretato e diretto da Luca Martella, propone una rivisitazione dei brani più celebri del Teatro-Canzone selezionati dal vasto repertorio teatrale di Gaber-Luporini in un susseguirsi di monologhi e canzoni che spaziano da  Lo shampoo a Destra-Sinistra, da Mi  fa male il mondo a Io non mi sento Italiano, da Qualcuno era comunista a La razza in estinzione, da L’America a La Libertà, ripercorrendo la storia del Signor G attraverso un arco di tempo che va dagli anni '70 al 2000.

Grazie alla somiglianza con il Grande Gaber e alla sua abilità di attore, Luca Martella interpreta la parabola gaberiana in un recital in due atti con la sensibilità dell’oggi, nell’intento di prendere atto della nuova realtà, affrontarla, deriderla, soffrirne e allo stesso tempo proporre una riflessione come utile strumento di consapevolezza per le nuove generazioni.

Oltre due ore di performance intensa e coinvolgente in un volo dal ritmo serrato che racconta quarant'anni di riflessioni nate dal connubio del genio di Gaber e di Luporini insieme. Gaber era quello che portava il messaggio in prima linea, Luporini agiva dietro le quinte, sempre schivo nei confronti della notorietà, lontano dai meccanismi della pubblicità e della fama. Non andava nemmeno a vedere i suoi spettacoli, salvo che non ci fosse qualche affinamento da fare, passava i suoi mesi estivi rinchiuso a riflettere nella casa di Montemagno insieme a Gaber e poi lasciava che il Signor G se la vedesse da solo con i capricci delle folle e le diavolerie dei giornali e dei Media.

Martella ne interpreta il pensiero, le emozioni, i dubbi, la poesia, la sottile ironia, la rabbia, la denuncia, la riflessione, la speranza, facendo danzare le parole di un tempo al ritmo dell'oggi...

 

L’Attore stesso spiega le motivazioni che lo hanno condotto ad occuparsi proprio del Signor G: Il Teatro-Canzone di Gaber-Luporini è sempre stato un punto di riferimento per me, già dai tempi dell’Accademia… e poi se guardate bene il mio profilo… c’è una certa somiglianza con Gaber… con questo naso al piede… che da sempre mi precede”.

In realtà Luca Martella riconosce nella parabola gaberiana la sua stessa storia, con tutti i trionfi, le amarezze, le illusioni, le delusioni, le strade esplorate e quelle ancora da percorrere… Ma soprattutto l’attore si abbandona al personaggio del Signor G, a quell’“uomo senza qualità” in grado di dipingere con pennellate sottili lo spirito della sua epoca e della nostra epoca…

Ci sono istanti in cui Martella assume il volto vero del Signor G, pure nella sua personale e unica interpretazione, con una straordinaria  mimica facciale, con un linguaggio del corpo che interpreta ogni minimo cambiamento di ritmo, di tema, di emozione: gioia, sofferenza, rassegnazione,  conflitto, delusione, dubbio…

Martella è fluido, sincero, emozionante, fluente, esilarante e il tempo vola per la platea, i due Atti terminano in un istante e immediatamente dopo c’è il vuoto, una mancanza, il bisogno di ascoltare ancora un altro pezzo… il pubblico si sente come schiaffeggiato da un vortice, dall’impellenza di un’idea, di un pensiero, dal desiderio di superare la staticità di giorni mesi e anni che si susseguono tutti uguali…

Martella, ricucendo i testi del Teatro-Canzone di Gaber-Luporini alla sua personale esperienza, non si limita a toccare gli attuali disastri politici, economici e sociali del paese, ma dipinge il suo volto anche delle espressioni della tenerezza e dell’amore che caratterizzavano Gaber quando si occupava dell’annosa questione dell’Uomo e della Donna, della drammaticità della relazione e della difficoltà di trovare armonia ed equilibrio. L’interpretazione di “Falso contatto”, per esempio, lascia sempre la platea attonita: la persone di ogni età si divertono quando viene rappresentato il tema dell’impotenza, della paura del fallimento che coglie il maschio di fronte a un mondo femminile sempre più consapevole, ma nello stesso tempo accolgono questa fragilità come fosse una realtà universale e partecipano attivamente immedesimandosi anch’esse nella situazione e nel personaggio.

In questa dicotomia dilaniante e straniante ma nel contempo corroborante, l’attore/regista rivolge il messaggio gaberiano ad un pubblico di ogni età; è però evidente la volontà di coinvolgere i giovani che sono preziosi serbatoi in cui ritrovare l’energia per rivitalizzare il Sogno e le ali del “gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito”.

Una passione viscerale per il jazz unisce Martella a Gaber, tanto che nel suo quintetto annovera musicisti d’eccezione come il Maestro Fabio di Cocco alle Tastiere, Massimiliano de Lucia alla Batteria, Andrea Colella al Contrabbasso, Matteo Martella al Sax, Giancarlo Martella alla Chitarra.


È da notare come, interpretando il profetico spirito di Gaber-Luporini, Luca Martella regista abbia voluto unire sul palcoscenico tre generazioni: la sua come  voce del Poeta Vate, quella di suo padre Giancarlo alla Chitarra e quella di suo figlio Matteo al Sax. In una società ormai naufragata per la perdita dei valori fondamentali della vita, la dichiarazione dello stesso Martella  - Ho voluto coinvolgere la mia famiglia per dare allo spettacolo il senso di un ciclo compiuto, ma anche per ringraziane i miei cari di essermi sempre stati vicini  nel mio difficile percorso -, invita a riflettere anche sui valori perduti. Durante lo spettacolo, il  fraseggio con i musicisti, come per un affiatamento antico, accorda pause ai monologhi incalzanti e nello stesso tempo cortocircuita il pubblico con un movimento che concede spazi angusti alla distrazione.

È evidente l’intento di concatenare il palcoscenico alla vita reale, il copione teatrale al copione di vita, come se l’uno fosse da stimolo all’altro consentendo un’esplorazione utile a portare consapevolezza e guarigione.

Luca Martella è attore professionista di teatro, cinema e televisione, ma nonostante le sue ottime interpretazioni di Lorca, Beckett, Pirandello, diventa coinvolgente e catartico soprattutto nelle sue rappresentazioni del Signor G.

Oggi ci piacerebbe sapere come la coppia Gaber- Luporini avrebbe analizzato l’attuale situazione di crisi del paese, quali accadimenti l’avrebbe più coinvolta, quali angosce l’avrebbe pervasa, quali speranze avrebbe ancora potuto riporre sul  futuro…

La genialità dei due amici – uniti in un matrimonio spirituale durato 40 anni – la loro sottile sensibilità, la tendenza a farsi coinvolgere nelle questioni della vita pubblica e privata – che Martella incarna in modo eccellente – avevano loro già permesso di traguardare oltre, di prevedere cosa sarebbe accaduto come solo i poeti e gli intellettuali sanno fare.

È  compito degli intellettuali, infatti, quello di esplorare dubbi e malumori, di compiere viaggi emotivi capaci di aprire la mente a ogni cambiamento, movimento e trasformazione… o come dice un famoso testo  del Teatro-Canzone  stesso “di cambiare veramente la vita”…

 

 

La scelta dei brani, il discorso delle luci, l’ordine, i tempi, i musicisti, il figlio Matteo e il padre Giancarlo… Padre e figlio, figlio e padre… Quale delle due generazioni ha perso? Hanno perso tutte? O non ha vinto nessuna? Cosa sogna oggi il giovane Matteo? Un lavoro, una famiglia, un ideale, la Libertà…? O desidera volare via da quest’Italia senza più “intenzione” di un Futuro? Dov’è finito il gabbiano con le ali ormai rattrappite, si è trasformato in farfalla o è diventato un pesante e pachidermico insetto abbarbicato alla putrefazione delle sue radici in un sistema “in via di estinzione” ?

Come potrebbe il Signor G risvegliare la folla addormentata degli italiani con parole più intense e poetiche di quelle che ha già usato? E lo ha capito Luca Martella che ogni volta che pronuncia quelle parole accende nuovi bagliori, avvia nuove letture, ignoti brillii agli occhi di quelli che lo ascoltano trasportandoli nel vivo della tenzone, del monologo, della canzone! Martella si fa portavoce, voce, palpito, battito d’ala, si fa canzone, urlo, dolore, ci fa ridere, ci fa commuovere, ci prende per mano, ci porta, ci trasporta da un tono all’altro, c’infiamma… trasmettendoci le sue convinzioni e quelle del Signor G…

Si ringrazia l’ADAC        ARTE Associazione diffusione Arte Cultura http://www.adacarte.com/ e Sandro Luporini http://www.sandroluporini.it/ per le notizie fornite sul Teatro-Canzone.

Patrizia Boi

 

Programma Giugno 2014

 

Sabato 7 Giugno  alle ore 11,30 siamo invitati (vedasi l’allegata lettera del postulatore della causa, padre Jan Korycki) a

a partecipare alla Santa Messa nella Chiesa del Santissimo Salvatore in Onda (Via dei Pettinari angolo via Giulia) ,

dove riposa la Venerabile Elisabetta Sanna.

La Concelebrazione sarà presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Angelo Amato

e sarà accompagnata dai canti del coro di Codrongianos *

 

Sabato 21 Giugno a partire dalle ore 20 Vi aspettiamo nella terrazza su Villa Borghese - Palazzo Unar, via Aldrovandi 16 (ove ha sede il nostro Circolo) per un ricordo omaggio che il Gremio organizza e dedica alla sua socia la carissima e indimenticabile

 

MARIA CARTA (Siligo 24 giugno 1934 – Roma 22 settembre 1994) in occasione della ricorrenza del suo 80° anno di nascita.

locandina

Un reading delle sue più belle poesie tratte da “Canto Rituale”, la proiezione del più bel documentario in circolazione su Maria a cura di Giacomo Serreli, un brano su Maria dello spettacolo teatrale “Donne allo Specchio” con Ilaria Onorato”; la voce e i canti di Maria ci accompagneranno assieme a diversi amici e ospiti ( fra i quali Gemma Azuni, Neria De Giovannni, Ilaria Onorato, Leonardo Marras, Giacomo Serreli, Luca Martella…).

Ai soci e amici che confermeranno la loro presenza entro il 18 giugno (per esigenze organizzative) verranno distribuiti in omaggio il libro “Canto Rituale” (vedi foto copertina) offerto dal presidente della Fondazione Maria Carta Leonardo Marras e, ad esaurimento scorte e per chi non l’avesse, la plaquette-fotografica presentata in Campidoglio nel 2006 a cura di Neria De Giovanni “Maria Carta a Roma”

 

Concluderemo la serata sotto le stelle con un buffet.

 

NB:

Ci riserviamo inoltre  di segnalarVi per tempo alcune delle numerose iniziative in corso nel mese da parte di altri amici e altre Associazioni e che riguardano la Sardegna.

 

 

 

I Viaggi per Mare

sabato 17 Maggio, in via Aldrovandi 16, Sala Italia

Presentazione:

“I Viaggi per Mare - Sardegna e Tirrenia nella letteratura”
a cura di Giovanni Maria Bellu


<<Una nave grande, enorme, che va, va, va. Non si sa dove va, non si sa quando è partita. E sopra: tutti>.

La nave è sempre stata una grande metafora della vita, quel mezzo che dispone al viaggio, all’incontro con altri mondi, all’apertura verso realtà parallele e culture altre. Nelle  canzoni, nei film, nella letteratura…

Chi non rammenta quel bellissimo monologo di A. Baricco usato anche per il film: "La Leggenda del Pianista sull'Oceano" di G. Tornatore?

<<Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n’è
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla...
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.

Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. E’ un viaggio troppo lungo. E’ una donna troppo bella. E’ un profumo troppo forte. E’ una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò>>.

La nave della Tirrenia, invece, per noi sardi, rappresenta un viaggio ulissico, il viaggio che ci ha portati lontano dalla nostra Terra per trovare fortuna altrove. Per il sardo la terra rappresenta la vita, un’oasi di certezze a cui è abbarbicato il suo cuore, una miriade di sensazioni da cui è arduo allontanarsi, le carezze dell’antica Dea, il pianto antico degli antenati che hanno popolato nei secoli un’isola che qualcuno ha definito patria della saggezza di Atlantide.

La nave però è la scoperta che si può superare anche il proprio limite, che partire non significa lasciare se stessi, che il legame con la terra è forte e la distanza che stimola il viaggio è invece un modo per avvicinarsi ai valori, un modo per apprezzarli ancora meglio, ancora più profondamente, dopo essersi confrontati con la diversità, con la freschezza delle acque, con l’altezza delle onde, con la paura del vortice nascosto dell’oscurità che tutti spaventa.

G.B. Bellu, si abbandona alla ricerca dei brani sulla Via del mare, sulla strada più battuta e più sconosciuta che ha attratto ricercatori e naviganti, curiosi e appassionati, viaggiatori e viandanti spaventati.

La nave è un mezzo per scandagliare il fondo, per guardare dentro alla verità di noi stessi, è la strada preferita dai poeti, dai ricercatori di senso che hanno riempito le pagine più illustri della nostra letteratura.

E così Bellu, parlando del suo libro ci ha raccontato com’è che  si è tuffato tra la Deledda e Carlo Levi, tra Michela Murgia e Sergio Atzeni, a Gavino Ledda, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu Elio Vittorini, Rinaldo Caddeo, Virgilio Lilli, Francesco Alziator, Franciscu Carlini,  andando a scavare anche nelle letterature straniere e riscoprendo sul tema David Herbert  Lawrence o  Gaston Vuiller, John Warre Tyndale, Emmanuel Domenech, Edouard Delessert per arrivare in realtà anche a se stesso (L’uomo che volle essere Peròn).

Non voglio dire altro su questo libro interessante e stimolante, ricco di stupende foto d’epoca in bianco nero,  che deve solo essere letto.

Il Gremio lo ha presentato stimolando la curiosità e la conversazione del numeroso pubblico in sala,  attraverso le coinvolgenti letture dell’attrice Ilaria Onorato, attraverso le parole appassionate del Presidente  Antonio Maria Masia, attraverso le risposte interessanti di Vittoria Mereu  della Direzione Commerciale della Tirrenia presente all’incontro del  17-5-2014 in sostituzione dell’Amministratore delegato Ettore Storace impossibilito a partecipare all’ultimo momento per un imprevisto di forza maggiore.

Speriamo che questo volume offerto dalla Tirrenia rappresenti veramente un cambiamento di rotta per gli spostamenti dei sardi dall’isola e che lasciare la propria terra o ritornarvi sia possibile in modo sempre più agevole e piacevole.

L’obbiettivo, dichiarato  della Tirrenia, ha sottolineato il presidente Masia, nel progettare e realizzare questo volume, come si evince,  è proprio quello del “cambiamento di rotta” del suo lunghissimo e difficile, molto conflittuale in passato,  rapporto con la Sardegna e i Sardi (nel libro si dà aperta evidenza di questo con riconoscimento delle responsabilità della stessa compagnia di navigazione); relazione che si vuole però fortemente modificare in senso positivo e favorevole all’Isola, ai sardi e non solo.

 

<< La nave è come una nave
ed essendo una nave è abbastanza normale che vada in mare.
Il mare, com'è naturale,
immobile e piatto è quasi perfetto sta lì sempre uguale.
La nave ha anche un motore
ed avendo un motore non sa dove va ma continua ad andare.
Avanti, avanti, avanti, si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su>>.

Patrizia Boi (scrittrice, socia del Gremio)

locandina


 

Programma Maggio 2014

Programma del Gremio per il mese di maggio 2014

Mercoledì 28 alle ore 10,30 Vi aspettiamo all’Ospedale San Camillo (Padiglione Marchiafava) per l’ inaugurazione, con l’Associazione Sarda Trapianti, e l’Agenzia trapianti del Lazio,  della Mostra “Arte per la Vita. L’arte pittorica coniugata alla capacità di ridare la vita attraverso l’atto di generosità per eccellenza: la donazione d’organi.

 

 

 

Giovedì 29 alle ore 20,30, Vi aspettiamo, assieme al Circolo 4 Mori di Ostia, al Circolo Grazia Deledda di Ciampino ed alla nostra Federazione e altri amici, alTeatro Italia, via Bari 18 Roma, per ammirare la straordinaria capacità e bravura di Luca Martella a “restituirci” il grande Giorgio Gaber e per aiutare concretamente le popolazioni sarde colpite dal cataclisma del novembre scorso. In corso l’assegnazione dei biglietti. Telefonateci.

 

I Viaggi per Mare Invito

sabato 17 Maggio, alle ore 17,30 in via Aldrovandi 16, Sala Italia

Presentazione:

“I Viaggi per Mare - Sardegna e Tirrenia nella letteratura”
a cura di Giovanni Maria Bellu


curato dal noto giornalista e nostro conterraneo Giovanni Maria Bellu,e corredato non solo da una rara documentazione fotografica sulle navi che un tempo hanno accompagnato i nostri viaggi da e per la Sardegna, ma da coinvolgenti resoconti poetici- letterari di importanti scrittori sardi e non solo (Grazia Deledda, Sergio Atzeni, Marcello Fois, Elio Vittorin, David Herbert Lawrence, Carlo Levi, Gavino Ledda, Michela Murgia, Giovanni Maria Bellu…) la cui lettura affidata alla bravura della nostra Ilaria Onorato servirà di sicuro a risvegliare i nostri ricordi verso l’amata/contestata Tirrenia.

(vedasi locandina allegata )


Non mancheranno, grazie alla presenza dell’Amministratore delegato Dr. Ettore Morace, anche accenni e valutazioni sulla situazione odierna nel comparto trasporti via mare.


A conclusione  una degustazione “in sardo”.



NB:

Il volume verrà distribuito gratuitamente ai presenti, sino ad esaurimento delle disponibilità.

 



Nel corso dell’evento daremo dettagli sulle successive manifestazioni previste nel mese di maggio ( 28/5 inaugurazione, con l’Associazione Sarda Trapianti, e l’Agenzia trapianti del Lazio, al San Camillo della Mostra “Arte per la Vita”, 29/5spettacolo di Luca Martella e la sua band al Teatro Italia, via Bari18, sul tema delle canzoni e dei testi di Giorgio Gaberper la raccolta di fondi a favore delle popolazioni sarde colpite dall’alluvione del novembre 2013; abbiamo in corso la campagna consegna dei biglietti.

Con l’occasione ci permettiamo sottolineare due eventuali vostri piccoli impegni finalizzati ad aiutarci nel percorso culturale e sociale che il Gremio ha intrapreso sin dalla sua nascita (aprile 1948):

 

-        Devolvi il tuo  5x mille al Gremio indicando nella dichiarazione dei redditi nel riquadro “sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale che operano nei settori di cui all’art 10, c.1 lett.a), del D.Lgs: n.460 del 1997” il nostro codice fiscale: 80401740586

-        Rinnova la quota di adesione al Gremio per il 2014 (e se non fatto regolarizza il 2013). Quota annuale invariata € 20 + € 10 per ciascuno di eventuali familiari maggiorenni – tessera gratuita per i minorenni – Iban Gremio: IT16T0101503200000000010517 presso Banco di Sardegna, via Boncompagni Roma.

 

E non dimenticare di acquistare il tuo biglietto di viaggio per la Sardegna da Eurotarget srl /Fasi, impostando la tua richiesta/proposta di viaggio attraverso il nostro :  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ,

per ottenere, se hai la nostra tessera in regola, eventuali agevolazioni previste, vedasi dal nostro sito www.ilgremiodeisardi.org.